I NUOVI IDOLI DEI TEENAGERS: “SFERA EBBASTA” E “GHALI”


celebrity, musica, news, serate, concerti e dj set, tv show / martedì, maggio 1st, 2018

Le nuove tendenze del 2018 portano Sfera Ebbasta e Ghali al

Top delle Classifiche.

Le mode cambiano, si evolvono e a volte prendono direzioni inaspettate; In questo inizio del 2018 in Italia ci sono due fenomeni in classifica; Sfera Ebbasta e Ghali, entrambi rappresentano quello che è stato Fabio Rovazzi nell’anno passato. C’è stato un vero e proprio passaggio del testimone. Se si ascolta un Teenagers, sicuramente dalla sua bocca senti uscire queste parole: “Rovazzi? Ormai è passato!”.

Queste sono le mode del momento e gli Artisti spesso sono delle “Meteore”, come quelle che produceva Claudio Cecchetto al suo tempo.

Claudio è stato il precussore di questi andamenti ciclici del mercato discografico, e quindi anche delle mode dei Teenagers, ricordiamo tutti “DJ Television”, che in quel preciso momento faceva tendenza e tutti seguivano quel cantante o quella canzone che passava nel famoso programma tv di Italia 1.

Oggi vediamo che Sfera Ebbasta ha 16 brani in classifica, tra i quali almeno 5 nei piani alti della stessa, e Ghali con “Cara Italia” è in vetta, dietro ci sono tutti gli altri, comprese le grandi Star d’oltreoceano.

Sembra incredibile che loro facciano più ascolti di Shakira o di Beyoncè o di Ed Sheeran, però è così!

L’altro giorno ascoltavo un concerto di Sfera Ebbasta in diretta su RTL che diceva “…se ci sono riuscito io, allora anche voi potete farlo”, quindi anche un po’ di umiltà, cosa che nei rapper o nei reggaetoneri raramente vediamo.

Nel caso di Ghali, di origine tunisina, è lampante quanto il razzismo nella musica non è presente, anzi l’essere extracomunitario diventa un punto di forza, essendo la musica straniera quella che domina le classifiche di tutto il mondo, relegando quella italiana a fanalino di cosa nelle classifiche del pianeta.

Ogni tanto vediamo che la Pausini ci regala qualche piccolo orgoglio di essere italiani e Ramazzotti si dimena con sguardi lascivi in duetti con le Star internazionali (Anastacia, Tina Turner, Cher, Ricky Martin etc.), Toto Cutugno, Pupo e Ricchi e Poveri fanno ancora sognare nei paesi dell’Est…ma per le nuove generazioni è “Out”.

In tutto questo bailamme entra, Complice, questo nuovo stile, il “Trap”, fatto di elettronica, suoni nati dai PC, bpm rallentati, atmosfere Dark, voci filtrate dall’autotune (l’effetto che robotizza), e i testi tipicamente da strada con forti riferimenti alle droghe, al sistema che non funziona, e alla musica che aiuta l’integrazione.

In questo pazzo e strano mercato italiano, Sfera Ebbasta e Ghali, rispetto a Rovazzi, non costituiscono l’eccenzione ma la normalità. Ossia loro sono quelli più vicini alle tendenze mondiali, dove i rapper e i reggaetoneri sono presenti in tutte le classifiche e tengono testa alle grandi star del Rock e del Pop, che per decenni hanno fatto da padroni della musica internazionale.

Rovazzi era la solita trovata italiana da quattro soldi, nata dal potere discografico dei loro produttori che hanno imposto l’Artista a tutti i costi, e in quel momento effettivamente potevano farlo.

Ghali e Sfera Ebbasta nascono dal basso e dalle tendenze del momento, che sono quelle del mercato mondiale, infatti, inizialmente Ghali era stato prodotto dal noto rapper Guè Pequeno. Niente è troppo casuale, come niente è troppo programmabile, ma ci sono delle alchimie che bisogna saper sfruttare per essere presenti sul mercato, bisogna cogliere il momento o con il potere (com’è stato fatto con Rovazzi) o seguire le tendenze viste nella globalità musicale (quindi Ghali e Sfera Ebbasta).

Il tutto irrompe improvvisamente o c’è un minimo di programmazione? Questa è la domanda che si pongono in molti!

In primis diciamo che il pubblico percepisce la fase finale; quando gli arriva il disco nelle radio, in tv o su You Tube. In realtà c’è un lavoro di produzione e di scelte musicali alla base che fanno si che un successo, per essere tale, ci sia un lavoro di squadra, oppure un “talento” così forte che prevarica su tutto.

Insomma quando il pubblico percepisce un successo, chi sta nel retroscena, nel frattempo già è in preparazione con un altro.

In passato il successo ti coglieva impreparato, oggi non te lo puoi permettere, devi essere pronto a cavalcare l’onda, è tutto troppo veloce e se non ti sbrighi altri prendono il tuo posto.

L’esempio lo abbiamo avuto qualche giorno indietro ai Billboard Latini, dove i premiati con i relativi Grammy, a un’ora dalla loro premiazione facevano uscire su youtube il brano premiato, in tempo reale.

Erano già pronti ad aggredire il mercato, mentre fino a qualche anno indietro, avuta la vittoria, si pensava di far uscire un brano piuttosto che un altro, oppure fare quella strategia e quell’alleanza. In Italia siamo ancora più lenti perché bisogna mettere d’accordo il produttore, la casa discografica, il finanziatore dell’intera oparazione, la radio che appoggia il progetto…insomma un po’ come il nuovo governo che non viene mai alla luce: dalla discografia alla politica, passando per la finanza e l’imprenditoria noi siamo i più disorganizzati del mondo!

Pertanto Sfera Ebbasta e Ghali, che appartengono, come mentalità, ai rapper americani e a tutta quell’area di pensiero dei più “improvvisati” rapper e reggaetoneri, vincono facile.

Loro sono la nuova generazione artistica, quando decidono che un brano va bene lo lanciano su Youtube e aspettano di vedere quello che succede…e qualcosa avviene: Ghali in passato ha deciso di pubblicare un suo brano solo in streaming senza metterlo sui digital store e così facendo ha ottenuto il Top di ascolti.

Un mondo in evoluzione, dove le case discografiche in Italia sono scomparse e le etichette indipendenti con i loro “Araldi” fanno la differenza, con il “Carrozzone Sanremo” che non sa più dove sbattere la testa e diventa sempre più vecchio e desueto, con un Baglioni assolutamente ridicolo….quindi mi viene da dire: “Largo ai giovani” almeno loro possono giocare la carta dell’internazionalità della musica italiana e delle nuove tendenze invece dei vecchi “mandolini” della Pausini.