Top Celebrity (Pizza Chefs)

La patria della pizza è inconfondibilmente l’Italia e questa classifica prevede la presenza solo di pizzaioli italiani…ma in futuro chissà che non figuri anche qualche pizzaiolo ad di fuori dello “stivale”…vedremo.

Al momento ci concentriamo sul nostro bel paese spaziando un pò in tutte le regioni italiane ma il podio è appannaggio dei partenopei con poche eccezioni, rilevante la presenza di Simone Manzotto di Recanati che entra nella classifica sfidando i pizzaioli partenopei:

1) Al primo posto naturalmente mettiamo Francesco Martucci de “I Masanielli di Caserta, che ha vinto il Miglior Pizzaiolo d’Italia ai 50 Top Pizza 2021.

2) A seguire Napoli ritorna protagonista con Diego Vitaliano con la Pizzeria 10.


3) Luca Mastracci. Nella piccola cittadina del Basso Lazio, dal 2017 Luca Mastracci ha rivoluzionato la scena gastronomica locale, valorizzando i prodotti del florido Agro Pontino, grazie alle sue pizze d’autore che raccontano le eccellenze del territorio. Come i carciofi di Sezze, l’aglio rosso di Castelliri, i chiacchietegli – varietà di broccoletti locali – la bufala di Amaseno e il pomodoro Perino di Sperlonga. Da gustare nelle creazioni originali presenti in menu, come la Margherita bruciata o la Falia, con Fiore di Morolo, carciofi arrostiti e speck di bufalo. Imperdibile, poi, un assaggio della Sagra, con ragù di bufalo, cicoria di campo e una spolverata di ricotta secca di bufala. Ottimi anche i fritti e gli antipasti.

4) Francesco e Salvatore Salvo. Hanno da poco inaugurato il secondo punto  in via Riviera di Chiaia, una novità che non ha tardato a raccogliere l’entusiasmo del pubblico, ma Francesco Salvatore Salvo sono conosciuti da tempo per il talento e la tecnica ineccepibile che hanno saputo dimostrare nel locale di San Giorgio a Cremano. L’arte della lavorazione degli impasti, ereditata dal padre, l’hanno meticolosamente portata avanti con passione e fatica, fino a costruire la loro tonda d’eccezione, una verace napoletana dal diametro generoso e l’impasto studiato ad hoc, leggero e fragrante. Tante le creazioni che meritano di essere assaggiate, ma fra le pizze indimenticabili si distingue la papaccelle, conciato romano, fiordilatte di Agerola, olio extravergine di oliva e basilico. Seguita dalla bianca con fiordilatte, carciofi di Paestum, pancetta di suino Nero Casertano, Ragusano ed extravergine. Diverse le opzioni tra cui scegliere, con tanto di percorsi di degustazione già pensati dai pizzaioli. Ottima la carta dei vini e delle birre, così come il servizio, efficiente e cortese.

5) Gennaro Battiloro. Originario di Torre del Greco, Gennaro Battiloro ha alle spalle tanta gavetta e altrettanti successi. Nel 2018, la svolta: inaugura finalmente l’insegna a suo nome a pochi chilometri da Forte dei Marmi. Quella di Seravezza, in provincia di Lucca, è una pizzeria di stampo moderno, un locale con più anime che offre anche ottimi piatti cucinati e cocktail sapientemente miscelati dalle mani del bartender Giuseppe Roglieri, perfetti da abbinare alle varie tonde. Farine biologiche, semintegrali, multicereali e una lunga lievitazione (72 ore) con poco lievito di birra contribuiscono a creare impasti scioglievoli, digeribili e fragranti. Marinara, Margherita e Napoli sono i tre classici cavalli di battaglia del locale, ma non è da meno la San Giovanni, con fiordilatte, prosciutto cotto naturale San Giovanni, gorgonzola, mandorle tostate, mentuccia romana e olio extravergine di oliva.

6) Simone Manzotto della Botteguccia di Recanati si ritaglia questo sesto posto per l’originalità dei suoi impasti; rigorosamente fatti con Lievito Madre, che rendono la sua pizza leggera e digeribile. Simone Manzotto nel mese di Aprile.2022 ha voluto fare il Bis aprendo il prestigioso Caffè Piazza Leopardi a Recanati crando anche una serie di Pizze Gourmet di sua esclusiva specialità.

7) Franco Pepe. A capo di «Pepe In Grani», storico locale di Caiazzo, nel Casertano, Franco Pepe è l’erede e custode di un prezioso patrimonio di saperi legati all’arte della panificazione, tramandato dal nonno e dal padre Stefano: “La sua competenza si fonda sull’esperienza di tre generazioni di maestri panificatori – si legge sul sito della nota pizzeria – . E’ andata sviluppandosi negli anni, arricchita dalla passione e dalla dedizione per l’impasto che ha reso noto Franco in tutto il mondo, facendo di Caiazzo un punto di riferimento internazionale”.

8) Gabriele Bonci. Ribattezzato dal Guardian “il Michelangelo della pizza”, Gabriele Bonci gestisce «Pizzarium», locale nel quartiere Trionfale di Roma e offre la pizza al taglio più famosa della Capitale. Grande innovatore degli impasti, ha negli anni svolto una importante ricerca sulle migliori farine e nel corso della sua carriera ha sperimentato più di 1.500 tipi di pizze.

9) Ciro Salvo. Classe 1977, nonostante la giovane età, è già un’istituzione a Napoli. Il suo locale «50 Kalò» è tra le migliori pizzeria della città partenopea: «Ciro Salvo seleziona le farine, le sente tra le dita, le sceglie a basso tenore proteico – si legge sul sito del locale – Aggiunge acqua, tanta acqua, fin quasi al limite della lavorabilità. Il risultato è un impasto unico, soffice, leggero, altamente digeribile e dal gusto sorprendente. Gli ingredienti di primissima qualità, scelti con cura quasi maniacale – dall’olio extravergine d’oliva ai migliori pomodori e latticini campani -, la meticolosità per ogni passaggio e il grande amore per il suo lavoro, rendono la sua pizza un prodotto incredibile».

10) Simone Padoan. La grandezza di Padoan, classe 1971, sta nell’avere applicato i parametri dell’alta cucina al più popolare piatto italiano. Proprietario de «I tigli», ristorante a San Bonifacio, in provincia di Verona, oggi è conosciuto come patriarca indiscusso della pizza-gourmet.

11) Giuseppe Lettieri. Quando parliamo di pizza napoletana parliamo di Giuseppe Lettieri, in questo periodo impegnato nella manifestazione “Sanremo Music Awards” a Cuba dove rappresenterà la pizza italiana. Si esibirà a l’Havana nella prestigiosa manifestazione proponendo la classica pizza napoletana conosciuta in tutto il mondo. Giuseppe Lettieri (a tutti conosciuto come Pinuccio) insieme a Emanuele Loio sveleranno, in un’esibizione, i segreti della vera pizza napoletana.

 

12) Enzo Coccia. Tra il Vomero e Posillipo, la migliore pizza è certamente quella di Enzo Coccia, proprietario del ristorante «La Notizia». Classe 1962, da ragazzino aiutava il padre Antonio nella pizzeria di famiglia. Cresciuto nel popolarissimo quartiere della Duchesca, presto si è resoconto che il pizzaiolo era ciò che avrebbe voluto fare nella sua vita, diventando con il tempo un punto di riferimento nell’agguerrito panorama di mastri-pizzaioli napoletani.

13) Gino Sorbillo. Omonimo del nonno che lanciò la celebre pizzeria, il quarantaduenne Gino Sorbillo continua la tradizione del locale ai Tribunali, a Napoli ed è il perfetto discendente di una grande stirpe di pizzaioli.